Torquato Tasso

 

Discorsi dell'arte poetica, et in particolare del poema heroico.

[Auszug]

 

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Literatur

 

[25b] E benche sia più convenevolezza trà il Lirico e l'Epico, nondimeno troppo inclinò alla mediocrità Lirica in quelli

La Verginella è simile alla rosa &c.

Lo stile Heroico è in mezo quasi fra la semplice gravità del Tragico e la fiorita vaghezza del Lirico, & avanza l'una e l'altra nello splendore d'una meravigliosa maestà, ma la maestà sua di questa è meno ornata, di quella men propria. Non è disconvenevole nondimeno al Poeta Epico ch'uscendo da' termini di quella sua illustre magni ficenza, talhora pieghi lo stile verso la semplicità del Tragico, il che fa più sovente. Talhora verso le lascivie del Lirico, il che fà più di rado, come dichiarando seguito. Lo stile della Tragedia, se ben contiene anch'ella avvenimenti illustri e persone reali, per due cagioni deve essere e più proprio e meno magnifico che quello dell'Epopeia non è, l'una perché tratta materie assai più affettuose che quelle dell'Epopeia non sono, e l'affetto richiede purità, e semplicità di concetti, e proprietà d'elocutioni, perché in tal guisa è verisimile che ragioni uno, che è pieno d'affanno ò di timore ò di misericordia ò d'altra simile perturbatione; & oltra che i soverchi lumi & ornamenti di stile non solo adombrano, ma impediscono & ammorzano l'affetto. L'altra cagione è che nella Tragedia non parla mai il Poeta, ma sempre coloro che sono introdotti agenti & operanti; e à questi tali si deve attribuire una maniera di parlare, ch'assomigli alla favola ordinaria, acciò che l'imitatione riesca più verisimile. Al poeta all'incontro quando ragiona in sua persona, sì come colui che crediamo essere pieno di deità & rapito da divino furore sovra se stesso, molto sovra l'uso comune e quasi con un'altra mente e con un'altra lingua gli si concede à [26a] pensare & à favellare. Lo stile del Lirico poi, se bene non cosi magnifico come l'Heroico, molto più deve essere fiorito & ornato; la qual forma di dire fiorita (come i Retorici affermano) è propria della mediocrità. Fiorito deve essere lo stile del Lirico e perche piu spesso appare la persona del Poeta, e perche le materie che si piglia à trattare per lo piu sono, le quali inornate di fiori e di scherzi, vili & abiette si rimarrebbono, onde se per avventura fosse la materia morata trattata con sentenze, sarà di minor ornamento contenta. Dichiarato adunque e perché fiorito lo stile del Lirico, e perche puro e semplice quello del Tragico, l'Epico vedrà che trattando materie patetiche o morali, si deve accostare alla proprietà e semplicità Tragica, ma parlando in persona propria, ò trattando materie otiose, s'avvicini alla vaghezza Lirica, ma nè questo nè quello si che abbandoni à fatto la grandezza e magnificenza sua propria. Questa varietà di stili deve essere usata, ma non si che si muti lo stile non mutandosi le materie, che saria imperfettione grandissima.

 

 

Erstdruck und Druckvorlage

Torquato Tasso: Discorsi dell'arte poetica, et in particolare del poema heroico.
Venetia: Vassalini 1587, S. 25b-26a.

Die Textwiedergabe erfolgt nach dem ersten Druck (Editionsrichtlinien.

PURL: https://hdl.handle.net/2027/gri.ark:/13960/t2h71dh2f
URL: https://books.google.fr/books?id=D-ATAAAAQAAJ

 

 

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